domenica 20 aprile 2008

dopo gli intenti

Dalla parte dei miei intenti altrove espressi pare essere rimasti poco più che in tre. Tre su cento.
Dopo l'esito delle urne per me quello del termometro.
Secco e diretto, fin dall'alba di martedì.
La settimana così mi ha trovato silente, non sull'eremo ma nelle stanze. Una febbre a 38, di quelle che neanche in terza elementare. Ora, dopo i the, tornano i caffè. I sigari anche in malattia, ça va sans dire. E allora a seguire parole, azioni e immagini. Giusto per non cedere all'idea.
La confusione dell'epoca forse sta proprio nel non riuscire a riconoscersi oppressi. A non attribuirsi quel compito e responsabilità che Paulo Freire indicava: "Ecco il grande compito umanista e storico degli oppressi: liberare se stessi e i loro oppressori".

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